Fondo - Archivio dell'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Baveno


Fondo: AASB 1-206

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Contenuto:

Il fondo non era inventariato. Sono state rinvenute alcune scatole in cartone che recano sul dorso etichette corrispondenti al titolario di classificazione usato dall'ufficio turistico comunale, titolario riportato anche nelle ultime pagine dell'inventario dell'archivio comunale del 1951. La traccia offerta dalle etichette è stata utile per ricostituire la struttura archivistica del presente fondo. Nel titolario originale vi erano 20 categorie, le stesse qui considerate serie. Alcune camicie di fascicolo portano la segnatura originaria, che non viene annotata nella scheda informatica se corrisponde alla posizione attribuita nella presente struttura.


Sorte per volontà mussoliniana nel 1926, le Aziende autonome di della stazione di cura, soggiorno e turismo curavano le attività sportive, culturali, la pulizia delle strade, la vigilanza igienica dei luoghi pubblici e delle attività ricettive, cura della propaganda informativa turistica, servizio informazioni, raccolta e trasmissione di dati statistici (come la redazione delle liste forestieri).

Costituita con decreto prefettizio 12 giugno 1929, amministrata da un Comitato ad hoc, la sezione bavenese aveva in origine un parco dipendenti con un segretario, due impiegati, un giardiniere, una guardia addetta alla vigilanza igienico-sanitaria. Dal 1933 si aggiudicava la gestione diretta del nuovo stabilimento balneare "Lido Bagni" di Baveno. Stava nell’ufficio comunale in piazza Dante 14, nell’angolo nord-est al pianterreno. La Legge quadro Pertini del 1983 sopprime le aziende di cura e soggiorno comunali, che da allora sarebbero divenute di gestione regionale. Nello stesso momento viene abolita anche la tassa di soggiorno. Con la soppressione dell’azienda l’ufficio traslocava appunto in via Garibaldi 16, divenendo "APT Lago Maggiore", sezione di Baveno dipendente dalla sede di Stresa. Rimase lì fino al 1996 allorquando una legge regionale dispone che le APT siano gestite in parte dal comune in parte privata. L’allora sindaco Marchioni decise di prendere in carico l’ente creando in sostituzione e a immagine e somiglianza di quello destituito un ufficio turismo comunale. Dunque, fino a dicembre 2010 l’ufficio turismo così concepito è stato situato nell’atrio del Comune di Baveno, infine durante il gennaio 2011 è stato trasferito in piazza della chiesa, nei locali della vecchia sede comunale, dove sono stati insediati anche la Biblioteca pubblica oltre al Museo del granito.

Le carte dell’Ente avevano seguito la sede dello stesso, ed erano nello scantinato dell’ufficio di via Garibaldi 16 (poi passato ai vigili urbani fino a inizio 2011) quando durante una delle ultime alluvioni alcuni dipendenti che esse fossero andate almeno in parte distrutte, tuttavia nel luglio 2010 il fondo è stato rinvenuto sostanzialmente intatto nel magazzino situato sotto l’asilo Henfrey. Perché evidentemente lì era stato portato in tutta fretta per salvarlo dall’acqua. Il titolario originario del fondo archivistico è stato ricostruito sia da uno schema di titolario rinvenuto su pagina dattiloscritta, che basandosi sull’articolazione proposta dai titoli apposti sulle scatole in legno foderato che contenevano le carte ritrovate, alcuni dei quali titoli erano scritti pure sulle copertine dei fascicoli originali.