Inventario archivio Storico

L’archivio comunale di Baveno

è stato interessato nei secoli da parecchi interventi di riordinamento, dei quali vengono qui di seguito descritti quelli noti:

Il primo riordino conosciuto è quello degli anni 1792-1838 (cfr. ASCB1/ 90).

Il secondo riordino risale al 1889 (cfr. ASCB1/ 115). Eseguito dal commissario incaricato dalla Sottoprefettura di Pallanza signor Taralini Castellani nell'ottobre 1889. Contiene registri e fascicoli dal 1736 al 1889 (per la maggior parte appartengono alla seconda metà dell' Ottocento).

Il terzo riordino noto è quello deciso con delibera podestarile del 1934, n. 115. Considerato il recente trasloco del comune (anno 1933) nella sede nuova (quella attuale in piazza Dante), si affidava l'incarico all'applicato di segreteria Angelo Colombo di riordinare "l'archivio di deposito e quello corrente" presso i locali recentemente liberati nella sede vecchia. A noi non è giunto l'inventario, bensì il titolario da costui predisposto, elaborato sul modello astenghiano, e sul frontespizio del quale è specificato che quel titolario si applica al carteggio prodotto a partire dal 1937. Il riordino risulta concluso come da delibera podestarile del 1940 n. 37.

Il quarto riordino noto, di cui si conserva l'inventario (cfr. ADCB1/ 18, già inv. 2007, fald. 1515), è quello di Dino Picotti, archivista presso il Comune di Verbania, eseguito tra il 1951 e il 1954. Il titolario di classificazione utilizzato è quello già elaborato negli anni Trenta dal Colombo. L'inventario del 1951 comprende, tutto inserito nelle 15 categorie astenghiane, il carteggio novecentesco insieme al carteggio pre-Astengo proveniente dai precedenti riordini, tutte le serie tipologiche fino a quel momento prodotte e pure alcuni tra i fondi aggregati. In particolare le serie risultano in parte descritte nel carteggio, altre (come conti consuntivi, mastri e protocolli) sono descritte più o meno analiticamente in coda al carteggio. Tutte le carte inventariate sono giunte a noi condizionate in faldoni numerati dal n. 1 al n. 331. Le singole unità archivistiche non sono state numerate né fisicamente, né su inventario.

La revisione archivistica del 1971 di cui si conserva l'inventario (cfr. ADCB1/ 18, già inv. 2007, fald. 1515), è stata effettuata dal coadiutore superiore Vito Fioretto, col supporto dei collaboratori Gino Concina e Giovanni Viotti.

Vi è poi un’integrazione archivistica successiva di cui si conserva l'inventario, affidata alla ditta SICAM di Novara con delibere di C.C. 1982 n. 11, che prevedeva il trasloco dell'intera massa documentaria nei locali sottostanti le scuole elementari del capoluogo e l'inventariazione con condizionamento della documentazione prodotta nell'ultimo decennio (e anche quella non condizionata precedentemente, come i registri protocollo). Il titolario di classificazione utilizzato è una versione Astengo aggiornata, con le medesime XV categorie ma con un incremento delle classi.

Infine tra il 2005 e il 2007 Raffaele Pallone (cfr. ADCB1/ 18, già inv. 2007, fald. 1515) ha approntato una nuova sezione archivistica che comprende tutta la documentazione prodotta tra il 1983 e il 2007. In questo caso però si tratta solamente di un elenco di consistenza.